L'Esperanto non è un' utopia come non è retorica quando la si descrive come lingua di pace e di fratellanza fra razze, popoli e paesi. (Franco Giannini)
lunedì 31 dicembre 2012
sabato 22 dicembre 2012
Bondezirkarto
domenica 18 novembre 2012
Premio "Zamenhof" XI Edizione - 2012
VENERDI' 23 NOVEMBRE ORE 21
TEATRO SPERIMENTALE "LIRIO ARENA" - ANCONA
Premio "Zamenhof - Le Voci della Pace", XI Edizione,
martedì 6 novembre 2012
due date importanti : il 10 e il 15 di Dicembre
Intanto a ricordarcelo è ancora lui : Renato Corsetti con il suo immancabile COMUNICATO STAMPA che come ricevo, pubblico.
domenica 21 ottobre 2012
Beppe Grillo e l'esperanto
- nel blog di Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it/2012/10/ma_che_pianeta_mi_hai_fatto_terza_puntata.html
c'e' scritto: " L'esperanto è obbligatorio come seconda lingua in ogni nazione." nel quadro di idee su cose da fare per riformare il mondo.
E' importante far capire che esistiamo e siamo un bel numero. E' importante perche' la primna reazione che ho letta di uno del pubblico era contraria all'esperanto (troppo europeo).
Mi raccomando.
Renato
giovedì 18 ottobre 2012
Petizione sulla proposta di legge
RENATO CORSETTI
che come ricevo così pubblico:
La petizione sulla proposta di legge sembra andare piu' forte tra i non esperantisti che tra gli esperantisti.
http://www.petizionepubblica.it/?pi=esperant
Firma anche tu, se sei contrario alla rottamazione dell'esperanto.
Ciao
Renato
venerdì 12 ottobre 2012
La Federazione Esperantista Italiana interviene sulle ultime dichiarazioni del difensore civico europeo a proposito di multilinguismo
La Federazione Esperantista Italiana fa proprie le preoccupazioni espresse dall'Ombudsman (difensore civico) europeo, Nikiforos Diamandouros sul multilinguismo in Europa e nelle istituzioni europee. Questi ha definito, ''ristrettiva'', ''arbitraria'', ''contraria ai principi di apertura, buona amministrazione e non-discriminazione'' la politica della Commissione, perchè ''i cittadini europei non possono effettivamente esercitare il loro diritto di partecipare al processo decisionale quando i documenti delle consultazioni pubbliche non sono disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione''.
Nikiforos Diamandouros aveva invitato l'esecutivo a rispettare l'uso di tutte le 23 lingue ufficiali, dichiarando, inoltre, di condividere pienamente la risoluzione, approvata nel giugno scorso, con cui anche il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione rivedere le sue politiche sul multilinguismo.
"La Federazione Esperantista Italiana fa proprie le preoccupazioni espresse dall'Ombudsman (difensore civico) europeo, Nikiforos Diamandouros sul multilinguismo in Europa e nelle istituzioni europee. Questi ha definito, ''ristrettiva'', ''arbitraria'', ''contraria ai principi di apertura, buona amministrazione e non-discriminazione'' la politica della Commissione, perchè ''i cittadini europei non possono effettivamente esercitare il loro diritto di partecipare al processo decisionale quando i documenti delle consultazioni pubbliche non sono disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione''.
La questione linguistica è tutt'altro che secondaria nell'Unione europea. Nel 2011 la Corte di giustizia dell'Unione Europea ha sentenziato che «è discriminatorio» pubblicare solo in tedesco, inglese e francese un bando di assunzione nelle istituzioni europee. Italia e Spagna, recentemente, rifiutano di aderire al sistema di brevetto europeo fondato sul trilinguismo (inglese, francese, tedesco), un progetto sul quale pende ora il ricorso del nostro Paese presso la Corte di Giustizia europea. Il Commissario per il mercato interno e i servizi dell'Unione europea, Michel Barnier ha pubblicato su La Stampa editoriale sostenendo che "La decisione risponde unicamente a criteri di ordine economico e amministrativo" e che "la protezione unitaria dei brevetti non introduce alcuna discriminazione".
La Federazione Esperantista Italiana risponde che il trilinguismo non corrisponde affatto a un criterio economico o amministrativo, ma esclusivamente agli interessi dei paesi dove si parlano quelle lingue. Le imprese italiane, come quelle di altri Paesi, saranno messe con tali scelte in condizione di svantaggio rispetto alla concorrenza. L'italiano e lo spagnolo sono tra le lingue di lavoro dell'ufficio europeo dei Marchi e Disegni Industriali di Alicante e questo non ha causato alcun problemi da natura economica o amministrativa. La "ragionevolezza" del brevetto trilingue non è altro che un bluff.
François Grin, professore dell'università di Ginevra, in un rapporto richiesto dal francese Alto Consiglio per la Valutazione Scolastica, ha dimostrato che "25 miliardi di euro (...) sarebbero risparmiati ogni anno se in Europa gli stati coordinassero le loro politiche d'insegnamento delle lingue nel pieno rispetto del plurilinguismo e completandole con una lingua non etnica e imparziale come l'esperanto". Anche il premio Nobel per l'Economia 1994 Professor Reinhard Selten condivide questo orientamento e spiega che l'insegnamento dell'esperanto nelle scuole e l'adozione nell'ambito dell'Unione Europea sono entrambe possibili. Il progetto, spiega, potrebbe partire da un accordo stipulato da alcuni Paesi, accrescendosi attraverso l'adesione di nuovi Stati e a poco a poco l'esperanto potrebbe diventare un comune mezzo di intercomprensione. "L'idea di una convenzione tra gli Stati di questo tipo – conclude Selten - non è né mia né nuova ma ha una grande tradizione: possiamo costatare che in Europa molti progetti si sono ingranditi a partire da realtà molto piccole e l'Europa stessa adesso non è altro che una rete di accordi, come ad esempio quello del libero scambio di persone e di merci. Come sottolineato da importanti scienziati del settore come István Szerdahelyi ed Helmar Frank, non è affatto irrazionale imparare l'esperanto come prima lingua straniera."La Federazione Esperantista Italiana fa proprie le preoccupazioni espresse dall'Ombudsman (difensore civico) europeo, Nikiforos Diamandouros sul multilinguismo in Europa e nelle istituzioni europee. Questi ha definito, ''ristrettiva'', ''arbitraria'', ''contraria ai principi di apertura, buona amministrazione e non-discriminazione'' la politica della Commissione, perchè ''i cittadini europei non possono effettivamente esercitare il loro diritto di partecipare al processo decisionale quando i documenti delle consultazioni pubbliche non sono disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'Unione''.
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martedì 9 ottobre 2012
La Federazione Esperantista Italiana sulle III assise del plurilinguismo
che come ricevo così pubblico:
A Roma si apriranno domani mercoledì 10 ottobre le III Assise europee del plurilinguismo. La Federazione Esperantista Italiana, pur non essendo presente direttamente con propri relatori ai lavori della conferenza, manifesta il proprio sostegno alla manifestazione.
Per L'Europa il plurilinguismo non è un'opzione ma un dovere per proseguire sulla strada dell'integrazione. Globale e locale, infatti, nel mondo moderno si avvicinano fino quasi a confondersi e la pressione esercitata dall'economia e da altri fattori sociali rischia di stritolare gli equilibri del Continente.
Una lingua - bisogna precisare - non è semplicemente un codice attraverso il quale l'uomo comunica ma è anche il frutto ed il motore della sua iterazione con gli altri individui, il territorio e un ambito culturale. Un legame finissimo, da preservare e sul quale costruire il rapporto con le Istituzioni. Impedire – attivamente o passivamente – a una persona di esprimersi nella propria lingua materna imponendone quella di un altro popolo significa restringere la sfera dei diritti personali e scoraggiare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Da questa intuizione multietnica Zamenhof nel 1887 ha sviluppato l'esperanto per permettere una comunicazione 'sostenibile' tra comunità di diverse culture.
Plurilinguismo è tolleranza e rispetto verso gli altri: l'Europa nasce per necessità plurilingue in quanto sintesi di una molteplicità di anime conviventi negli stessi ambiti. Scienziati, filosofi, artisti avevano già maturato questa consapevolezza nei secoli passati; la sfida è, quindi, ancorare l'Unione alla civiltà umanistica, creativa e colta che le ha dato i natali, rispettando e valorizzando, così, cittadini dei Paesi europei.
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mercoledì 26 settembre 2012
Diversità linguistica patrimonio dell'Europa
In occasione dell'undicesima Giornata Europea delle Lingue la Federazione Esperantista Italiana (www.esperanto.it) sottolinea l'importante valore della diversità linguistica nell'Unione Europea e in tutto il mondo. La pluralità di voci non è un ostacolo in un mondo sempre più piccolo dove l'istruzione e la tecnologia possono permettere di superare qualsiasi barriera.
I veri ostacoli alla comunicazione sono di ben diversa natura; si tratta dei pregiudizi e dell'intolleranza, sui quali si costruiscono muri e ghetti. In passato come nel presente alcune scelte politiche hanno diviso i popoli piuttosto che favorirne il dialogo e la reciproca convivenza e di fatto hanno sancito il predominio di un gruppo su un altro. Uno dei fondamenti dei diritti umani è proprio quello linguistico, perchè ogni uomo deve avere la possibilità di esprimere le proprie argomentazioni, difendersi nelle sedi opportune e partecipare, quindi, alla vita sociale della collettività utilizzando ciò che lo rende più libero di esprimersi, ovvero la lingua materna.
Il patrimonio linguistico si accresce attraverso il rispetto e gli scambi tra le culture e, secondo questo principio, Ludovico Zamenhof 125 anni fa presentava a Varsavia l'Esperanto, una lingua internazionale ausiliaria permettere in comunicazione i popoli su una base neutrale non etnica.
La diversità è una sfida per l'Europa da affrontare attraverso la promozione del plurilinguismo sostenibile, affinché il patrimonio linguistico del continente, giardino di culture dalle potenzialità infinite, non venga depauperato, ma tutelato e arricchito.
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domenica 2 settembre 2012
Mazara del Vallo, 79° Congresso di Esperanto
Storia, arte, mare, sole, ospitalità, buona cucina. Siamo a Mazara del Vallo per il 79° Congresso Italiano di Esperanto che si è svolto dal 17 al 25 agosto, con 328 partecipanti. Congresso italiano, ma almeno la metà dei congressisti proveniva dall’estero e non solo dall’Europa ma tutti e cinque i continenti, perfino dal Brasile, dal Canada, dal Madagascar, dall’Australia, dalla Russia, dalla Corea del Sud, dall’Angola, dal Costa Rica, ecc.
martedì 28 agosto 2012
L'isola che non c'è in cui si parlava la lingua di Zamenhof
Ho scoperto l'esistenza di quest'isola, leggendo la recensione del nuovo libro di Walter Veltroni " L'Isola e le rose" ed in cui una frase mi ha colpito :" ...se c'era un posto al mondo in cui un'utopia come l'isola poteva nascere era quella città fatta di sofferenza, energia, fantasia e voglia di vivere..." .
In principal modo la parola "Utopia", che come quella di "retorica" o "populista" o "demagogo" o ancora "qualunquista" sono spesso utilizzate solamente con la funzione di interrompere una discussione che potrebbe scivolare sul difficile da ribattere.
Come ho confessato con tutta sincerità, non sapevo né della storia dell'isola né del libro, ed ancor meno che la lingua ufficiale adottata per questa micronazione indipendente di 400 mq. di ferro, ancorata sul fondale marino di fronte a Rimini, però fuori delle acque territoriali italiane, fosse caduta su quella dell' Esperanto. Infatti l'isola venne chiamata ufficialmente " Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozo ".
Il padre di questa idea rispondeva al nome dell' Ing. Giorgio Rosa
Parlavo di UTOPIA, per il semplice fatto che, come si potrà leggere QUI, per sconfiggere una idea innocua, maturata in pochissimo tempo con risorse artigianali quasi hobbystiche, l'Italia di allora, non diversa del resto da quella di oggi, prima di mettersi in moto e "sconfiggere" il nemico che minacciava la patria costa, impiegò tantissimo. Non si conoscono i perché delle motivazioni che portarono alla "dichiarazione di guerra". Si possono, leggendo, conoscere sia i nomi degli "struzzi di allora" e gli insuccessi dei nostri incursori. E per fortuna che si trattava di un'utopia basata sul nulla.
Anche l'esperanto viene spesso definito come utopia. Forse che anch'esso dia fastidio come la Insulo del la Rozo. Tanti anni sono passati, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma quei tubi telescopici ancora sembrano resistere alle incursione dei tanti denigratori.Sarà solamente per la stessa motivazione (l'Utopia) che questa lingua, non viene riconosciuta nella UE. O vogliamo aggiungere anche quella dell'ignoranza sul suo valore derivante dalla sua estrema indipendenza. O forse è proprio per quest'ultima valutazione. Una piccola isola nel mare di tante lingue, dove la lingua coloniale cerca ancora di stare a galla per salvaguardare interessi non certo di carattere sociale, economico, di conoscenza ed equità nei confronti di chi non è di madre lingua, non può che infastidire una navigazione, tranquilla ed aperta solo a pochi e per pochi. Gli altri sono solo mare...
di Franco Giannini
mercoledì 15 agosto 2012
Harry Harrison
Hodiaux forpasis Henry Maxwell Dempsey, konata cxie en la legipova mondo kiel Harry Harrison, auxtoro de pluraj libroj, plejparte scienc-fikciaj, en kiuj li plurfoje menciis Esperanton.
En cxi tiu malgaja tago, oni eble povas diri, ke la plej bona maniero omagxi nian grandan samlingvanon, estas legi liajn librojn, kiuj aperis ankaux en Esperanto. Unu el ili, "Naskigxo de la Rustimuna Sxtalrato", oni povas libere eslxuti cxi tie:
http://esperanto.org/Ondo/Libroj/Libroj.php
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Oggi e' morto Henry Maxwell Dempsey, noto in tutto il mondo dei lettori come Harry Harrison, autore di diversi libri, per lo piu' di fantascienza, in cui piu' volte ha citatato l'Esperanto.
Il modo migliore per rendere omaggio al nostro grande "samlingvanon", e' quello di leggere i suoi libri, che sono apparsi anche in Esperanto. Uno di essi, "Naskigxo de la Sxtalrato Rustimuna" si puo' scaricare liberamente qui:
http://esperanto.org/Ondo/Libroj/Libroj.php
martedì 14 agosto 2012
Il sogno di una lingua pianificata diventa contagioso a Mazara del Vallo
COMUNICATO STAMPA che ricevo ed immediatamente pubblico :
Il sogno di una lingua pianificata diventa contagioso a Mazara del Vallo
Tra il caldo e la crisi globale, se perdono la speranza – che, come ben si sa, è l’ultima a morire – anche gli esperantisti allora è proprio finita. E invece, il loro sogno di una lingua pianificata a posteriori, neutrale, caratterizzata da una grammatica del tutto regolare ed essezializzata e da un vocabolario scelto su base internazionale, nata con l’intento di abbattere le barriere comunicative fra i diversi popoli del pianeta, non solo non rischia di spegnersi sotto il gioco della sempre più pressante globalizzazione, ma diventa contagioso.
Il comune di Mazara del Vallo, che quest’anno ospita il 79° Congresso nazionale di Esperanto (dal 17 al 25 di agosto), per celebrare il centoventicinquesimo dell’apparizione dell’Unua Libro, testo fondamentale che vede la luce il 26 luglio 1887, sta caricando sul proprio sito (all’indirizzo: http://www.comune.mazaradelvallo.tp.it/) una serie di interventi giornalieri (125 appunto) per raccontare la storia del movimento e le sue idealità: dagli ineludibili cenni grammaticali (di lì nasce il progetto esperantista) all’illustrazione di realtà esperantiste (e più in generale della storia del Movimento), da approfondimenti semantici a incursioni nella poesia e nella letteratura in lingua originale, dalla presentazione di personalità celebri alla discussione di aspetti filosofici e programmatici sottesi al sogno di Zamenhof, non disdegnando di marcare quei tratti indentitari che fanno della realtà esperantista un ‘quasi-popolo’, una sorta di “nazione” del tutto particolare.
Nel progetto, fra gli altri, c’è lo zampino anche di Davide Astori, docente di linguistica generale all’Universtà di Parma, che da anni si interessa di problematiche socio-linguistiche (lo scorso anno ha ottenuto a Copenhagen, proprio dall’associazione esperantista mondiale, il Premio “Minnaja” per il miglior saggio in lingua esperanto su tali tematiche) e proprio per il convegno di Mazara ha editato un libro dal titolo “Pagine mediterranee” (Edizioni del Vento, Palermo), una raccolta di brevi rielaborazioni di suoi precedenti lavori che presentano, come fil rouge, il rapporto e il contatto fra lingue e culture, con particolare ammiccamento proprio a quel mare nostrum che da sempre è stato crogiuolo di Weltanschauungen e culla di incontro e scambio di esperienze e saperi.
E tanto sono utopisti sognatori, questi esperantisti, che le schede non solo sono leggibili, ma scaricabili gratis. Dunque, bonan legadon!, che in lingua internazionale è l’augurio per ‘buona lettura’. E buon giubileo al loro sogno di democrazia ed ecologia linguistica.
Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
Tel. 0258100857
www.esperanto.it, stampa@esperanto.it
mercoledì 8 agosto 2012
V edizione del Forum Mondiale dei Giovani "Diritto di Dialogo"
COMUNICATO STAMPA che ricevo dal solito Renato Corsetti e come tale pubblico:
Ciao cari! Alla segnala che anche quest'anno, dal 21 al 23 settembre, a Trieste c'è il Forum Mondiale dei Giovani - Diritto di Dialogo. In passato hanno partecipato diversi esperantisti, tra cui Alla stessa. I partecipanti presentano ciascuno un proprio intervento (paper scritto da presentare poi dal vivo, di fronte agli altri partecipanti) su un tema specifico, tra quelli elencati nel "call for papers" allegato. Leggeteli, perché sono davvero interessanti e molto vicini allo spirito dell'esperanto. Vi cito solo il titolo del tema 4: "Identità e cittadinanza sovranazionali"... Alloggio e viaggio a/r sono spesati, ma bisogna segnalarlo in tempi brevi :) L'organizzatrice, Gabriella Valera, è molto ben disposta verso gli esperantisti e ci conosce bene (anzi, di solito è lei a sollecitarci perché partecipiamo). ---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: Alla KudryashovaSaluton amikoj, mi plursendas inviton por la Forumo en Trieste (la 21-23an de septembro 2012) , en kiu esperantistoj sukcese partoprenis antaux 3 jaroj kaj estas denove invitataj. Bonsxancon al kiu intencas aligxi! Plejamike, Alla Kudryashova Bolonjo ---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: valeragruber Date: 06 agosto 2012 16:24 Cari amici, La V edizione del Forum Mondiale dei Giovani Diritto di Dialogo si svolge dal 21 al 23 settembre 2012. In allegato il call for papers con il tema, le modalità di partecipazione e le facilitazioni (alloggio gratuito, condivisione o rimborso spese di viaggio) nei limiti dei fondi ottenuti. Ti prego di comunicare l’interesse a partecipare al più presto se lo desideri per poter usufruire del supporto economico.! Il forum è la più importante iniziativa a livello mondiale per i giovani. Il paper presentato al forum viene pubblicato in italiano e in inglese e a tutti i partecipanti viene rilasciato un attestato di partecipazione. Durante il Forum 2012 inoltre verrà presentato il Centro Internazionale di Studi per la cultura giovanile che è stato fonato di recente presso l’Università di Trieste. proposte di collaborazione e partenariato verranno accolte e valutate. Diffondete l’invito a partecipare fra gli amici interessati nelle vostre università nei vostri luoghi di lavoro nelle associazioni giovanili della vostra città!
A presto! Attendo le vostre proposte
Gabriella Valera Associazione Poesia e Solidarietà www.castellodiduinopoesia.org Gioventù Esperantista Italiana Itala Esperantista Junularo [http://giovani.esperanto.it]
martedì 24 luglio 2012
125 anni e non li dimostra... Auguri!!!!
COMUNICATO STAMPA che come sempre ricevo e pubblico:
La lingua esperanto compie 125 anni
Giovedì 26 luglio 2012 l'esperanto compie 125 anni. Nello stesso giorno
del 1887, infatti, il polacco Ludovico Zamenhof presentava al mondo la
sua lingua con l'Unua libro (“Primo libro”), una grammatica accompagnata
da un breve saggio introduttivo ed alcuni testi di prosa e poesia,
originali e tradotti.
L'esperanto ha un tratto estremamente
particolare, l'interna ideo. La lingua, infatti, è nata e si è
sviluppata per offire “un fondamento neutrale sul quale i diversi gruppi
umani possano pacificamente e fraternamente mettersi in comunicazione”.
L'esperanto, come ha scritto Umberto Eco, “non pretende né di essere la
lingua perfetta né di volersi sovrapporre alle lingue esistenti”.
Nel
1905 Zamenhof – premiato con la “Legione d’Onore” dal Ministro francese
della Pubblica Istruzione – ha fissato i principi fondamentali nel
“Fundamento de esperanto”. La lingua da subito destò l'interesse di
studiosi ed appassionati, tra i quali lo scrittore Jules Verne,
presidente onorario del gruppo esperantista di Amiens, che intraprese la
stesura di un libro - rimasto incompiuto a causa della sua improvvisa
morte - Vojage d’étude, in cui il romanziere francese definiva
l’esperanto come “il più sicuro, il più valido veicolo della
civilizzazione”.
Il movimento esperantista, duramente
perseguitato sia dal nazismo che dal comunismo, è tornato ad
organizzarsi con maggiore efficacia, ottenendo importanti riconoscimenti
a livello internazionale quali ad esempio le risoluzioni Unesco di
Montevideo (1954) e Sofia (1985).
125 anni dopo dalla
pubblicazione dell'Unua Libro, l'esperanto oggi è una lingua usata in
tutto il mondo e ricca di forza espressiva. Gli autori di riferimento
della letteratura esperantista, per citarne alcuni, sono francesi
(Waringhien), ungheresi (Kalocsay, Baghy), scozzesi (Auld). Questa è
un'altra particolarità dell'esperanto: tanti scrittori provenienti da
diverse parti del mondo e da diverse culture hanno creato una
letteratura che si caratterizza per varietà di temi, di storie, di
stili. L'esperanto è multiculturale,semplice ed efficace, e contribuisce
a una comunicazione equa e a un multilinguismo sostenibile.
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martedì 10 luglio 2012
La democrazia linguistica è una condizione essenziale per il rispetto dei diritti civili e politici
dell 'Associazione Universale di Esperanto (UEA) e Associazione Nitobe
Dal 9 al 13 luglio 2012 si svolge a Ginevra presso il Palazzo delle Nazioni la quinta sessione del Meccanismo di esperti sui diritti dei Popoli Indigeni. L'argomento dei lavori è il ruolo delle lingue e delle culture per quanto riguarda la tutela e lo sviluppo dell'identità delle popolazioni indigene. L'Associazione Universale di Esperanto (UEA) e l'Associazione Nitobe per la democrazia e la giustizia presentano la seguente dichiarazione congiunta.
"Ogni persona dalla nascita possiede una lingua, definita come "materna", trasmessagli dai genitori o dal contesto famigliare. Questa è una delle caratteristiche di ciascuna persona, come il genere o il colore della pelle. Attraverso la lingua, gli uomini organizzano i loro pensieri, comunicare, scambiare informazioni, interagire e partecipare pienamente alla vita della società. Di conseguenza, la tutela della lingua materna è importante non solo dal punto di vista culturale, ma, soprattutto, pratico, politico ed economico perchè riguarda anche il rispetto degli interessi materiali degli individui. Ad un contesto di discriminazione linguistica o a una perdita di funzionalità di una determinata lingua nella società, corrisponde l'impoverimento della comunità parlante, trovatasi di fronte a barriere all'accesso dell'istruzione, della giustizia e del mercato di lavoro. La difesa dei diritti linguistici è, quindi, una parte importante dei diritti umani.
Garantire la possibilità di utilizzare la propria lingua materna in ogni comunicazione con le istituzioni è una condizione assoluta affinché l'individuo possa efficacemente esercitare i propri diritti politici senza restrizioni. Uno Stato, infatti, non può funzionare senza comunicazione con i cittadini. Esso può essere neutrale nei confronti della religione, ma non può essere neutrale rispetto al linguaggio, perché deve adottare almeno una lingua per la legiferazione, l'istruzione, ecc.. Le istituzioni, tuttavia, possono non essere democratiche, se non sono basate su una comunicazione accessibile a tutti i cittadini che utilizzano la loro lingua materna. La democrazia linguistica è una condizione essenziale per il rispetto dei diritti civili e politici.
L'Associazione Universale di Esperanto e l'Associazione Nitobe per la democrazia e la giustizia linguistica sottolineano il legame che lega la difesa dei diritti linguistici dei popoli indigeni e la partecipazione di questi in tutte le sfere della società."
http://www.esperantoitalia.it
venerdì 29 giugno 2012
Itala Esperanta Vortaro finalmente su Android Market!
da:
Gianfranca Gastaldi |
Il Vortaro per Android
Anche l’esperanto sbarca su Android, il sistema operativo utilizzato da smartphone e tablet che operano in ambiente Google. Grazie infatti al lavoro dell’attivista (nonché esperto informatico) Sandro Pollastrini (ordnascrazy@gmail.com) è da alcuni giorni possibile scaricare il Vortaro, uno tra i più conosciuti dizionari Italiano-Esperanto, redatto da Carlo Minnaja. Strumento essenziale per chi si affacci ora all’apprendimento di questa lingua, il suo uso è fondamentale anche per chi già correntemente pratichi l’EO e lo voglia perfezionare. Più di 50000 vocaboli a portata di touchscreen: scaricatelo gratuitamente da Android Market!
E per chi non ha Android? O neppure uno smartphone? Nessun problema: potete acquistare una copia cartacea del Vortaro presso (feilibri@esperanto.it) al costo di 39,50 euro piu' le spese di spedizione.
--
via del castello, 1 00036 palestrina, italujo
renato@esperanto.org
E per chi cercasse anche una grammatica dell'esperanto :
http://www.luigigarlaschelli.it/Ape/SMEG.pdf
sabato 9 giugno 2012
L'Italia delle rinuncie... ora anche alla nostra lingua ??
Comunicato Stampa che ricevo e come tale pubblico :
"
Rinunciare all‘italiano a Bruxelles
La Federazione Esperantista Italiana e l'associazione "Nitobe - per la democrazia e la giustizia linguistica" criticano la decisione del governo italiano di rinunciare agli interpreti verso l'italiano per una parte consistente delle riunioni del Consiglio dell'Unione europea, organo che riunisce i ministri degli stati membri. Si tratta di una rinuncia che genera un risparmio molto modesto, ma che ha un costo molto più alto in termini di perdita di accessibilità al dibattito europeo e di efficacia dell'azione politica italiana. Altri paesi in crisi come la Spagna e la Francia non hanno tagliato sull'interpretazione.
Inoltre, il Ministro degli Esteri Terzi reca con questa politica un grave danno allo stato della lingua italiana, che sta subendo una progressiva ghettizzazione nell'UE ma anche all'interno di Italia e Svizzera. Da più parti cresce il malcontento contro la rassegnazione con cui si accetta l'imposizione del trilinguismo inglese/francese/tedesco, ad esempio da parte dei deputati europei della Lega Nord Oreste Rossi e Claudio Morganti. La Federazione Esperantista Italiana e l'associazione Nitobe denunciano le scelte al ribasso della politica italiana. Una lingua è allo stesso tempo parte ed espressione di una cultura e di un popolo, e strumento per promuovere i legittimi interessi di quel popolo. Rinunciarvi non è un risparmio, ma uno spreco.
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Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
Tel. 0258100857
www.esperanto.it, stampa@esperanto.it
lunedì 14 maggio 2012
Presentazione del Manifesto per la difesa e la promozione della Lingua Italiana.
In concomitanza con la chiusura del 25° Salone Internazionale del libro di Torino, avrà luogo il 14 maggio prossimo alle ore 12, presso i locali dello stesso, Spazio Autori B, la presentazione del Manifesto per la difesa e la promozione della Lingua Italiana.
Firmatari del documento sono Allarme Lingua, gruppo che da tempo si muove in difesa della lingua e dell’identità italiana contro gli attacchi indiscriminati in nome del “pensiero unico globale”, Athena, associazione per la difesa e la promozione delle lingue ufficiali della Comunità Europea, creata in seno alle istituzioni europee nel 2006, che opera all’interno delle stesse istituzioni e in tutti i Paesi dell’Unione Europea, nonché la storica Lega Nazionale, nata nel 1891 a Trieste per vegliare sull’identità italiana del Trentino e della Venezia Giulia e Dalmazia, allora parte dell’Impero Austro-ungarico.
Destinatarie del Manifesto sono, in primo luogo, le istituzioni dello Stato, prime tra tutte, quelle responsabili e garanti, per statuto, a vigilare , ad intraprendere le azioni necessarie, a promuovere le opportune misure, per assicurare alla lingua e alla cultura italiana il ruolo, la diffusione, la pratica e il prestigio che loro competono. Questa attenzione delle istituzioni appare particolarmente necessaria e urgente nell’attuale momento storico in cui, in nome delle tecno-ideologie e della speculazione delle élites predatrici dell’economia e della finanza, viviamo l’epoca del surrealismo economico e commerciale, sotto il cui predominio si rischia di mandare al macero secoli di storia e di cultura che hanno reso celebre l’Italia nel Mondo.
L’appuntamento torinese appare particolarmente opportuno e pertinente, tenuto conto delle derive in materia linguistica anche da parte delle istituzioni. Ne citiamo una sola, ma grave ed emblematica, quella che concerne la decisione del Politecnico di Milano di sostituire l’italiano con l’inglese quale lingua di laurea a partire dal 2014. Tale decisione, peraltro discutibile anche sotto il profilo giuridico-costituzionale, ha dato luogo ad una pronta reazione della Società “Dante Alighieri”, la quale, però, non deve rimanere da sola a battersi in favore della lingua e della cultura italiana, ma trovare, in tutti e per tutto, il necessario seguito con azioni di sostegno, affinché l’italiano non finisca con l’essere relegato al rango di lingua di vecchi e di folclore per turisti.
Il Comitato Esecutivo di Allarme Lingua
Gruppo Allarme Lingua
C.P. 1265, I-34121 TRIESTE 3, Italia,
allarmelingua@infinito.it
tel.: 39 335.5415595, fax 39 040.9891039
Coordinatore Nazionale: Gianluigi Ugo
http://www.esperantoitalia.it
martedì 8 maggio 2012
Festa dell'Europa e Inno europeo in esperanto
lunedì 30 aprile 2012
Evitiamo di metterli nelle mani bucate...come???
il 5x1000 per l'Esperanto : istruzioni per l'uso
Codice Fiscale 80095770014
Volete fare qualcosa di molto utile per l'esperanto e che
non costa nè soldi nè fatica?
Semplicissimo! Nella dichiarazione dei redditi destinate
il 5 per 1000 alla Federazione Esperantista Italiana
scrivendo nello spazio apposito il suo codice
fiscale: 80095770014.
Come certo saprete, non c'è per voi nessun aggravio: si
tratta di una piccola parte delle imposte che comunque
dovrete pagare; invece di finire nel "calderone", verrà
destinata alla FEI. Se poi volete essere perfetti, convincete parenti, amici
e conoscenti a fare la stessa cosa! Il movimento esperantista è neutrale ed agisce in piena
autonomia politica ed ideologica.
Il 5 per 1000 è garanzia di tale autonomia, ci consente
di esprimere ciò che pensiamo senza dover tenere il
cappello in mano e dir grazie a chicchessia!
Siamo poveri ma teniamo alla nostra indipendenza!
Il 5 per 1000 ci consente di essere un po' meno poveri e
un po' più indipendenti. Il 5 per 1000 si trasforma in materiale informativo, in
conferenze e manifestazioni varie, in libri e strumenti
multimediali in esperanto o sull'esperanto, in borse
di studio per giovani esperantisti, in ossigeno per i
Gruppi Locali. Il 5 per 1000 potrebbe divenire la nostra principale fonte
di finanziamento, ma... dipende da voi!
Il Presidente prof. Aldo Grassini
lunedì 23 aprile 2012
Non più italiani, ma Itanglesi
Nota della Federazione Esperantista Italiana sulle recenti scelte del Politecnico di Milano
Con riferimento ai recenti annunci sull’adozione dal 2014 del solo inglese come lingua dei corsi specialistici e dottorali del Politecnico di Milano, la Federazione Esperantista Italiana di unisce alle istituzioni, Dante Alighieri ed Accademia della Crusca, ed ai numerosi linguisti ed uomini di cultura italiani, che hanno espresso la loro forte disapprovazione per questa decisione.Con il pretesto di attirare studenti stranieri, si impone agli italiani di rinunciare alla loro lingua a favore di quella della potenza al momento dominante. Si vuole in pratica cominciare a far passare la lingua italiana al rango di lingua familiare non più in grado di essere usata per discorsi scientifici o tecnici. Che questo venga fatto con i soldi pubblici, cioè degli italiani, è quanto meno riprovevole.Che questo venga fatto con i soldi pubblici, cioè degli Italiani, è quanto meno riprovevole. Già altri hanno dimostrato che la realtà consenguente a questa decisione sarà una colossale perdita economica ed una ancora più grande perdita culturale. Una penalizzazione e un costo che pagheranno, prima di tutti, gli studenti
La Federazione Esperantista Italiana ribadisce che il tipo di „globalizzazione“ sotteso a questa misura è quello di un provicialismo esasperato, che porta a volersi confondere del tutto con la potenza e la lingua dominante per una mancanza di fiducia in se stessi e nella possibilità di sopravvivenza del proprio Paese. L’internazionalizzazione auspicata dagli esperantisti è di tutt'altra natura. Tutte le lingue e tutte le culture hanno pari dignità e ciascuno può e deve sviluppare la propria lingua e la propria cultura in piena autonomia. Davvero rinunciare alla nostra lingua ci renderà più competitivi e "internazionali"? Certamente no. Le monoculture danneggiano gli ecosistemi e anticipano la desertificazione. Anche in campo linguistico.
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Esperanto Italia - FEI
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
Tel. 0258100857
www.esperanto.it, stampa@esperanto.it
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sabato 14 aprile 2012
Aperis la esperanta traduko de poemaro KANTOJ de Giacomo Leopardi (1798-1837)
GAZETARA KOMUNIKO
Prof-ino Maria Luisa Russo, Prezidantino de NAPOLA ESPERANTO-ASOCIO ĝojas anonci la ĵusan aperon de la longe atendata poemaro de la itala poeto deknaŭjarcenta
Giacomo Leopardi (1798-1837)
KANTOJ
tra la versa esperantigo kaj enkondukaj notoj de Nicolino Rossi
Eldonis, aŭspiciis kaj patronas
NAPOLA ESPERANTO-ASOCIO
Via Pietro Castellino, 115
IT-80131 NAPOLI / Italio
retpoŝto: nicolino.rossi@esperantanapolo.info
Eldonisto: Rolando Editore - Napoli
libroformato: 17 x 24 cm - kolora kovrilo - 208 paĝoj.
Prezo: € 15,00 - tuj mendebla ĉe Napola .Esperanto-Asocio.
Triona rabato al esperantistaj Institucioj kaj revendistoj.
Mendintoj ĝis la 31-a de majo 2012 ne pagos la sendokostojn!!!
renato corsetti
via del castello, 1 00036 palestrina, italujo
renato@esperanto.org
domenica 8 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
Cantare l’inno europeo in esperanto
Comunicato stampa:
Unione Europea per l’Esperanto
Avenue Louise 405, bte 9,
BE-1050 Bruxelles
Belgio
www.europo.eu
Iniziativa europea dei cittadini per l’esperanto (UEE)
„Raccomandazione di cantare l’inno europeo in esperanto“
L‘UEE ha utilizzato ieri il diritto, riconosciuto dal Trattato di Lisbona ai cittadini di presentare le loro proposte per rendere più efficace il funzionamento dei Trattati dell’UE, ed ha inviato alla Commissione Europea per la registrazione la sua proposta affinché:
“L’UE raccomandi di cantare l’inno europeo nella lingua neutrale esperanto, nel testo allegato di Umberto Broccatelli, quando i rappresentanti degli stati membri vogliono insieme esprimere la loro identità europea comune.”
Gli scopi di questa iniziativa dei cittadini sono:
1) contribuire a rafforzare la comune identità europea in armonia con le identità nazionali, regionali ed altre, e così rendere più efficace l’UE per i cittadini;
2) accrescere la partecipazione dei cittadini all’integrazione europea;
3) contribuire a raggiungere (1) e (2) per mezzo delle parole di una lingua neutrale paneuropea permettendo ai cittadini di cantare insieme;
4) assicurare lo stesso livello di rispetto per tutte le lingue europee;.
5) riconfermare e riequilibrare i due elementi del motto della UE “unità nella diversità”, per rendere più sicuro che non si sottolinei troppo la diversità né troppo poco l’unità.
Nel comitato di 7 membri dei sostenitori dell’iniziativa, che abitano in 7 Paesi diversi dell’UE, ci sono, tra gli altri, il premio Nobel Professor Reinhard Selten, tedesco, ed il noto politico, Marco Pannella, italiano.
Il testo dell’inno europeo tradizionale si puo‘ ascoltare nella pagina www.europo.eu/eo/euhropa-himno, dove si trovano le traduzioni in tutte le 23 lingue ufficiali dell‘UE, in croato, ed in molte lingue regionali, lingue monaritarie e lingue del mondo (il cinese, l’arabo, il russo, il giapponese, l‘hindi, il bengalese, l‘indonesiano). Altre traduzioni sono benvenute.
La Commissione Europea ha ora 2 mesi per decidere se accettare di registrare la proposta. Se la Commissione accetterà il fatto che la proposta dell‘UEE effettivamente aiuta il funzionamento dei Trattati dell‘UE e che fare tale proposta fa parte dei poteri della Commissione, l’UEE comincerà a raccogliere 1 milione di firme nei 27 Paesi dell‘UE per rendere possibile alla Commissione Europea di considerare una sua proposta di legge con questa raccomandazione. E‘ importate sottolineare che si potrà firmare in rete .
Per ulteriori informazioni contattare sean.oriain@web.de (0032496-597763) o jozef.reinvart@gmail.com.
Bruxelles, 2 aprile 2012
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Esperanto Italia - FEI
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martedì 20 marzo 2012
Prendi due e paghi metà di uno
....anzi meno di 1, la META' di 1 - Utile e dilettevole !!
Attenzione: questo testo e' si per voi ma anche per i vostri amici che non sono esperantisti. Diffondetelo come potete. Essenzilamente noi invitiamo i non esperantisti al congresso italiano per imparare l'esperanto e farsi una vacanza al mare.
Ciao
Renato
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Prendi due e paghi metà di uno
Ogni tanto ti è capitato di sentire la parola «esperanto». Sai pure che si tratta di una lingua mondiale. Forse non sai che è parlata da alcuni milioni di persone un po' dovunque nel mondo, compresa l'Italia
Saprai anche che è la lingua più facile da imparare: il nostro corso di una settimana (24 ore) ti fa raggiungere un livello di semplice conversazione.
Mazara del Vallo è una città fantastica in Sicilia, piena di storia e di mare.
Le condizioni sono vantaggiose: il corso, l'alloggio in pensione completa nel prestigioso Hotel Hopps sul lungomare di Mazara del Vallo a soli 450 euro, tutto compreso (camera doppia). Anzi, se hai fino a 30 anni il tutto a soli 300 euro (tripla o quadrupla).
Questo nel quadro del 79° Congresso di Esperanto in Italia, dal 18 al 25 agosto 2012.
Vedi http://congresso.esperanto.it/ e scrivi subito a kongreso@esperanto.it .
renato corsetti
via del castello, 1 00036 palestrina, italujo
renato@esperanto.org