COMUNICATO STAMPA (che come ricevo, pubblico)
dell 'Associazione Universale di Esperanto (UEA) e Associazione Nitobe
Dal 9 al 13 luglio 2012 si svolge a Ginevra presso il Palazzo delle
Nazioni la quinta sessione del Meccanismo di esperti sui diritti dei
Popoli Indigeni. L'argomento dei lavori è il ruolo delle lingue e delle
culture per quanto riguarda la tutela e lo sviluppo dell'identità delle
popolazioni indigene. L'Associazione Universale di Esperanto (UEA) e
l'Associazione Nitobe per la democrazia e la giustizia presentano la
seguente dichiarazione congiunta.
"Ogni persona dalla nascita
possiede una lingua, definita come "materna", trasmessagli dai genitori o
dal contesto famigliare. Questa è una delle caratteristiche di ciascuna
persona, come il genere o il colore della pelle. Attraverso la lingua,
gli uomini organizzano i loro pensieri, comunicare, scambiare
informazioni, interagire e partecipare pienamente alla vita della
società. Di conseguenza, la tutela della lingua materna è importante non
solo dal punto di vista culturale, ma, soprattutto, pratico, politico
ed economico perchè riguarda anche il rispetto degli interessi materiali
degli individui. Ad un contesto di discriminazione linguistica o a una
perdita di funzionalità di una determinata lingua nella società,
corrisponde l'impoverimento della comunità parlante, trovatasi di fronte
a barriere all'accesso dell'istruzione, della giustizia e del mercato
di lavoro. La difesa dei diritti linguistici è, quindi, una parte
importante dei diritti umani.
Garantire la possibilità di
utilizzare la propria lingua materna in ogni comunicazione con le
istituzioni è una condizione assoluta affinché l'individuo possa
efficacemente esercitare i propri diritti politici senza restrizioni.
Uno Stato, infatti, non può funzionare senza comunicazione con i
cittadini. Esso può essere neutrale nei confronti della religione, ma
non può essere neutrale rispetto al linguaggio, perché deve adottare
almeno una lingua per la legiferazione, l'istruzione, ecc.. Le
istituzioni, tuttavia, possono non essere democratiche, se non sono
basate su una comunicazione accessibile a tutti i cittadini che
utilizzano la loro lingua materna. La democrazia linguistica è una
condizione essenziale per il rispetto dei diritti civili e politici.
L'Associazione
Universale di Esperanto e l'Associazione Nitobe per la democrazia e la
giustizia linguistica sottolineano il legame che lega la difesa dei
diritti linguistici dei popoli indigeni e la partecipazione di questi in
tutte le sfere della società."
http://www.esperantoitalia.it
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