Carissimi,
Spero vi piaccia !!!!
L'Esperanto non è un' utopia come non è retorica quando la si descrive come lingua di pace e di fratellanza fra razze, popoli e paesi. (Franco Giannini)
Posso dare una sbirciatina? |
Una cinquantina di parlanti di esperanto italiani parteciperanno al 95-esimo Congresso Mondiale di Esperanto, http://www.uea.org/kongresoj/uk_2010.html, che si terrà all’Avana dal 17 al 24 luglio 2010.
Tema del congresso
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l’anno 2010 Anno Internazionale del Ravvicinamento delle Culture . http://www.unesco.it/cni/index.php/cultura/2010-anno-internazionale-riavvicinamento-alle-culture
Questo tema, che tocca profondamente gli esperantisti, è stato adottato come tema ufficiale del Congresso. L'esperanto, lingua internazionale politicamente neutrale, è in effetti uno struemnto molto efficace per concretizzare il riavvicinamento delle culture. E i partecipanti a questo congresso, originari di più di cinquanta paesi, potranno discutere questo tema e molti altri ancora senza aver bisogno di interpreti ed in una vera atmosfera di uguaglianza linguistica/culturale.
La presenza dell’esperanto nel mondo
L'esperanto è una lingua internazionale pianificata per facilitare la comunicazione interetnica. Esiste già da 123 anni e continua a diffondersi, www.esperanto.it. Il suo apprendimento è nettamente più rapido di qeullo delle altre lingue e la sua struttura, composta di radici lessicali alle quali si aggiungono prefissi e suffissi aggiunge un aspetto ludico allo studio. Questa lingua è una realtà che fa parte del quotidiano di un gran numero di persone sul nostro pianeta, è anche uno strumento di comunicazione politicamente neutrale e una cultura. Essa permette di restare legati alla propria identità locale e contemporanemanete di aprirsi alla diversità delle culture del mondo.
Si può misurare il successo dell’esperanto dalle cifre che seguono: decine di milioni di pagine pubblicate in rete, 131.444 articoli in esperanto sulla Wikipedia, http://eo.wikipedia.org/wiki/Vikipedio:Ĉefpaĝo (spesso di alta qualità. Non è raro che spesso sorpassino per qualità, su alcuni temi, quelli in italiano.) e una quantità di libri pubblicati che sorpassano le 30.000 opere letterarie a tutt’oggi in esperanto.
L'Associazione Mondiale di Esperanto, <http://www.uea.org/>, organizza ogni anno questo congresso in un paese differente. In genere questo tipo di congresso riunisce migliaia di persone venute da una cinquantina di Paesi che si interessano di contatti internazionali e di scambi culturali internazionali. Quest’anno i giovani parlanti di esperanto di una quarantina di Paesi si riuniscono anche loro a Cuba, nel quadro del 66° Congresso Internazionale Giovanile, http://www.tejo.org/ijk/2010/Main/Bonvenon .
Ma a fianco di questi congressi mondiali numerosissimi avvenimenti sono organizzati durante tutto l’anno in tutti i continenti: congressi nazionali ma anche festival musicali, teatrali, letterari, incontri scientifici o sportivi, scambi culturali e umani diversi, il tutto basato su una uguaglianza a livello di comunicazione grazie all’impiego dell’esperanto.
L’esperanto in Italia
E’ presente dall’inizio del secolo scorso. I cento anni della Federazione Esperantista Italiana, www.esperanto.it, sono stati celebrati a marzo in Palazzo Vecchio a Firenze sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Proposte di legge per l’insegnamento dell’esperanto nelle scuole sono state presentate a più riprese al Parlamento Italiano. L’ultimo congresso mondiale di esperanto ospitato in Italia si è svolto a Firenze nel 2006 sotto l’alto patronato di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica.
La televisione italiana trasmette regolarmente programmi sull’esperanto e sulla attività degli esperantisti in Italia, mentre corsi di apprendimento in rete sono molto frequentati, http://www.esperanto.it/corsi.htm. Il prossimo congresso italiano di esperanto si terrà a Lignano Sabbiadoro (Udine) dal 21 di agosto. http://italakongreso.esperantoitalia.it/.
"Contro la crisi più grande"
Lettera aperta ai partecipanti alla Marcia per la pace Perugia-Assisi del 16 maggio 2010
di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace
Perugia, 26 maggio 2010
Incontriamoci il 2 e 3 luglio 2010 a Senigallia, in occasione della festa di Caterpillar. Progettiamo la strada che vogliamo fare insieme. Dal 16 maggio 2010 al 25 settembre 2011.
Care amiche e cari amici,
dopo aver combattuto una battaglia impari contro Giove pluvio, viene quasi voglia di ringraziarlo. Vedere così tanta gente camminare serenamente da Perugia ad Assisi, nonostante le pessime condizioni atmosferiche, ha colpito tutti. In un tempo carico di amarezze, tristezza e smarrimento, è stato come riscoprire un tesoro andato perduto. La pioggia gli ha restituito la brillantezza dei colori originali, come un dipinto di Giotto dopo un accurato restauro. Un tesoro. Tanta gente, bella, determinata e soprattutto vera. Gente che ha un’altra idea della pace e delle cose che dobbiamo fare tutti per costruirla. Gente salda nelle proprie convinzioni. Gente che ci crede. E siccome ci crede veramente, ci lavora, s’impegna, si spende.
Questa è la Perugia-Assisi. Una marcia sorprendente. La Marcia che ancora una volta ha sorpreso tutti. Quelli che ci sono venuti e temevano le conseguenze del maltempo, quelli che l’hanno snobbata sin dall’inizio, quelli che avevano giurato che saremmo stati in pochi, quelli che hanno fatto il tifo contro di noi, quelli che ancora oggi vanno a dire in giro che non eravamo centomila, quelli che non si sono nemmeno degnati di venirla a vedere, quelli che l’hanno vista e hanno scelto di nasconderla a tutti gli altri.
E’ stato bello ritrovarsi. E riscoprirsi ancora in tanti. E’ stato come fare il pieno di energia. Ci servirà per continuare il cammino. Con ancora più coraggio e determinazione.
Spero che i familiari delle vittime e i testimoni di tante ingiustizie e violazioni dei diritti umani, i lavoratori delle aziende in crisi che hanno vissuto con noi quei momenti abbiamo raccolto tutta la solidarietà più autentica che meritano.
Grazie!
Il primo “grazie” va ai 5362 che, prima della Marcia, sotto una pioggia scrosciante, hanno partecipato al Forum della pace e al Meeting nazionale delle scuole “Cittadinanza e Costituzione” . Ragazzi, ragazze, insegnanti, giovani, bambini, amministratori locali, giornalisti, responsabili di gruppi e associazioni impegnati per tre giorni ad ascoltare, condividere, imparare, riflettere e progettare un paese e un mondo migliore. La loro attenzione e il loro impegno, il loro entusiasmo e la loro pazienza hanno mostrato a tutti la strada che dobbiamo percorrere.
Un grande “Grazie” a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ci hanno aiutato a progettarlo e a realizzarlo con passione. Grazie a chi lo ha fatto in prima persona senza risparmiare energie. Grazie alle 660 associazioni che hanno aderito, a tutte quelle che ci sono state con i propri progetti e i propri operatori e a tutti coloro che si sono messi a disposizione con grande generosità e impegno. E’ stata una grande impresa collettiva che non mancherà di dare buoni frutti.
Grazie a tutti quelli che sono venuti alla marcia, a chi ha organizzato i pullman, gli incontri con gli ospiti internazionali e le conferenze stampa, grazie a chi ha coinvolto gli immigrati, a chi ha facilitato la partecipazione delle scuole e dei giovani. Le adesioni sono state davvero tantissime: 1165 provenienti da 645 città di tutte le province italiane.
Grazie a 337 Comuni, Province e Regioni che anche questa volta hanno aderito e sostenuto l’organizzazione della Marcia a partire dalla Provincia di Perugia, dalla Regione dell’Umbria e dai Comuni di Perugia e Assisi. Grazie anche alla prefettura, alla questura, alla protezione civile e a tutte le istituzioni che hanno contribuito al buon svolgimento della manifestazione.
Un ringraziamento particolare lo dobbiamo ai giornalisti e alle testate che hanno raccontato il Forum e la Marcia. Grazie a RaiNews24 (che ci ha seguito più di ogni altro prima di essere ulteriormente colpita dalla dirigenza Rai), al Tg3 nazionale e al Tg3 dell’Umbria che hanno dedicato molti servizi ed effettuato lunghe dirette. Grazie a Caterpillar che ha promosso con noi “T’illumino di +”. Grazie a Radio Articolo 1 e Radio Popolare per le loro dirette e alle tante radio che ci hanno accompagnato giorno per giorno. E, ancora, grazie ai 30 reporter di pace e a tutta la “grande redazione della pace” che ha realizzato la diretta streeming e mille altre attività di comunicazione e informazione. I risultati di questo straordinario lavoro di comunicazione rendono ancora più inaccettabile il modo vergognoso in cui il TG1 e i principali quotidiani nazionali hanno liquidato il Forum della pace e i centomila della Marcia per la pace Perugia-Assisi. E’ tempo di prendere sul serio “l’emergenza informazione” e di reagire con forza.
La proposta
Il Forum della pace e la Marcia Perugia-Assisi ci hanno consentito di rinnovare il nostro impegno per la pace, la giustizia e i diritti umani in un tempo di grave crisi, che è crisi di valori, di prospettive, di fiducia, crisi sociale, economica, politica, etica, ambientale e culturale.
Ora però, abbiamo un gran bisogno di continuare a camminare insieme. Abbiamo bisogno di superare la frammentazione e le troppe divisioni che impediscono alla parte migliore di questo paese di incidere come dovrebbe. Abbiamo bisogno di unire quanti si sentono impegnati a costruire un’Italia e un mondo migliore.
Se è vero che per uscire dalla crisi “abbiamo bisogno di un’altra cultura”, allora dobbiamo trasformare la marcia di un giorno nella marcia di tutti i giorni e fare insieme un grande investimento educativo. Questa è, oggi più che mai, una priorità.
Con questo spirito invitiamo tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la Marcia del 16 maggio a progettare insieme un nuovo anno d’impegno per la pace. Pensiamo innanzitutto alla costruzione di un grande progetto educativo centrato sui grandi valori costituzionali e sul protagonismo dei giovani. Un progetto che veda la partecipazione attiva di tutti: scuole, enti locali, gruppi, associazioni e media. Un progetto che parta da ciascuna delle città in cui operiamo, si sviluppi durante tutto il prossimo anno e poi ci veda di nuovo insieme domenica 25 settembre 2011, 50° anniversario della Perugia-Assisi, per realizzare una nuova grande marcia per la pace.
Progettiamo la strada che vogliamo fare insieme.
Concretamente, invitiamo tutti coloro che hanno aderito alla Marcia del 16 maggio a:
1) entrare a far parte del Comitato nazionale per il 50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi. In questo modo potremo dare un segno concreto della volontà di operare insieme valorizzando il contributo, il percorso, la creatività e l’impegno di ciascuno. I 50anni della Perugia-Assisi (parte dei 150anni dell’Unità d’Italia) sono una grande occasione per proseguire il nostro cammino di pace coniugando storia e futuro, memoria e progetto;
2) partecipare al Seminario nazionale della Tavola della pace che si svolgerà il 2 e 3 luglio 2010 a Senigallia, in occasione della festa di Caterpillar. Abbiamo molte cose da discutere e da decidere insieme. L’incontro ci servirà a progettare, prima dell’estate, quello che vogliamo fare insieme a scuola, per la scuola e con la scuola, nelle nostre città, con i giovani e per i giovani, con i nostri enti locali e le nostre associazioni. (Fissate la data nella vostra agenda! Nei prossimi giorni vi invieremo tutte le informazioni necessarie per partecipare)
Il futuro è di coloro
che credono nella bellezza dei propri sogni.
Eleanor Roosevelt