venerdì 3 settembre 2010

CONGRESSO MONDIALE ESPERANTISTA CON LA SUA RISOLUZIONE

Il prof. Aldo Grassini, era lì all'Avana in qualità di congressista. Queste le sue impressioni:

L'Havana quest'anno è stata la capitale del mondo esperantista. Le occasioni di incontro per chi parla la Lingua Internazionale sono molte in tutto il pianeta, ma il Congresso Universale rappresenta il momento fondamentale, l'appuntamento più significativo e più importante. Dal 1905 (Boulogne-Sur-Mer, Francia) si svolge ogni anno in un Paese diverso e nel 2010 ha avuto luogo nell'isola di Cuba. E' stato un bel congresso con il solito nutritissimo programma che ogni giorno offre decine di proposte culturali, ricreative, turistiche e di lavoro (riunioni organizzative dell'Associazione Mondiale di Esperanto e di molti altri gruppi ed associazioni di categoria). Il tema del Congresso riguardava l'anno dell'avvicinamento delle culture così come proclamato dalle Nazioni Unite (la risoluzione finale potrà essere letta a parte). Come già detto, a ciò si sono aggiunte una miriade di altre iniziative: dieci cnferenze tenute da illustri docenti di università di tutto il mondo, escursioni, concerti, spettacoli teatrali. La più applaudita, tra questi ultimi, è stata la rappresentazione della "Lezione" di Jonesco, proposta da un attore italiano, il dr. Giuliano Turone, un esperantista ex procuratore della repubblica di Milano, un tempo molto noto per alcune importanti inchieste tra cui il caso Sindona e la P2. Voglio anche segnalare una conferenza sulle lingue d'origine maya del Guatemala, svolta da un esperto indigeno.
Hanno partecipato 1002 delegati da 59 Paesi, circa la metà rispetto a Byalistok (Polonia) nel 2009, ma non si pensi ad un risultato modesto: non dimentichiamo che gli esperantisti viaggiano a proprie spese e che Cuba è lontana dalll'Europa e dal Giappone, che offrono il maggior numero di congressisti; in oltre gli Stati Uniti d'America non hanno concesso il visto ai propri cittadini a causa dell'embargo contro Cuba, anche se qualche statunitense è comunque venuto, diciamo, di straforo. In compenso c'erano diversi rappresentanti dei Paesi latino-americani che di solito non si vedono ai congressi, oltre, come sempre, al buon numero di brasiliani. Noi italiani eravamo una cinquantina, tra cui sette marchigiani: un discreto numero. Siamo anche stati ricevuti dall'Ambasciatore italiano a Cuba.
Ovviamente l'unica lingua di comunicazione in questo congresso era l'espepranto.
Arrivederci l'anno prossimo a Copenaghen e nel 2012 ad Hanoj.
Aldo Grassini

Questa invece la

RISOLUZIONE DEL 95° CONGRESSO MONDIALE DI ESPERANTO

Il 95esimo Congresso Mondiale di Esperanto,
riunitosi all'Avana (Cuba) con 1002 partecipanti provenienti da 59 Paesi,

Considerando che le Nazioni Unite hanno
dichiarato l'anno 2010 Anno Internazionale
dell'Avvicinamento delle Culture, constata:

- che la diversita' delle culture nel mondo
contribuisce in maniera essenziale alla ricchezza dell'umanita' ;
- che gia' durante 123 anni l'esperanto come
lingua neutrale ha aiutato a costruire ponti tra i popoli e le culture , e
- che i Congressi Mondiali di Esperanto, riunendo
popoli dei paesi piu' diversi del mondo, danno
essi stessi una testimonianza di questa capacita' a costruire ponti.

Dichiara il desiderio dei parlanti di esperanto
di agire insieme alle Nazioni Unite ed all'Unesco
per stimolare il desiderio di comprensione tra i
popoli e per proteggere allo stesso tempo l'identita' di tutti i gruppi
umani,

ed invita le Nazioni Unite e l'Unesco ad usare
pienamente i rapporti di collaborazione con
l'Associazione Mondiale di Esperanto allo scopo
di realzzare piu' efficacemente i propri scopi.

L'Avana, 24 luglio 2010

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