Ricevo e pubblico:
del Prof. Aldo Grassini
Si è aperto il Sinodo dell'Africa. Uno dei temi trattati nei gruppi di lavoro riguarda il permanere di vecchie forme di colonialismo e l'emergere di nuove. Il punto centrale del ragionamento svolto da Benedetto XVI ai Padri sinodali verte sul concetto che al vecchio colonialismo che sfruttava le risorse se ne affianca uno nuovo, quello che omologa culturalmente. Il Cardinal Turkson (non so se si scrive così), relatore generale del Sinodo, intervistato dal GR1 delle 8 (9 ottobre), ha detto testualmente:
"In qualche maniera abbiamo sempre vissuto con questo: se anche abbiamo nostra lingua materna andare alla scuola vuol dire fare tutto in inglese. Questo è già un tipo di colonialismo culturale, no? Nei Paesi francofoni è peggio ancora. Adesso con globalizzazione abbiamo pure davanti a noi nuove culture, nuove usanze, nuove maniere, nuovi stili di vita. Quindi la sfida diventa un po' forte."
Pensate che questo cardinale non capirebbe il nostro discorso sull'esperanto? Potrebbe avere un'altra soluzione?
Ciao
"In qualche maniera abbiamo sempre vissuto con questo: se anche abbiamo nostra lingua materna andare alla scuola vuol dire fare tutto in inglese. Questo è già un tipo di colonialismo culturale, no? Nei Paesi francofoni è peggio ancora. Adesso con globalizzazione abbiamo pure davanti a noi nuove culture, nuove usanze, nuove maniere, nuovi stili di vita. Quindi la sfida diventa un po' forte."
Pensate che questo cardinale non capirebbe il nostro discorso sull'esperanto? Potrebbe avere un'altra soluzione?
Ciao
Nessun commento:
Posta un commento