Comunicato Stampa
In
concomitanza con la chiusura del 25° Salone Internazionale del libro di
Torino, avrà luogo il 14 maggio prossimo alle ore 12, presso i locali
dello stesso, Spazio Autori B, la presentazione del Manifesto per la
difesa e la promozione della Lingua Italiana.
Firmatari del
documento sono Allarme Lingua, gruppo che da tempo si muove in difesa
della lingua e dell’identità italiana contro gli attacchi indiscriminati
in nome del “pensiero unico globale”, Athena, associazione per la
difesa e la promozione delle lingue ufficiali della Comunità Europea,
creata in seno alle istituzioni europee nel 2006, che opera all’interno
delle stesse istituzioni e in tutti i Paesi dell’Unione Europea, nonché
la storica Lega Nazionale, nata nel 1891 a Trieste per vegliare
sull’identità italiana del Trentino e della Venezia Giulia e Dalmazia,
allora parte dell’Impero Austro-ungarico.
Destinatarie del
Manifesto sono, in primo luogo, le istituzioni dello Stato, prime tra
tutte, quelle responsabili e garanti, per statuto, a vigilare , ad
intraprendere le azioni necessarie, a promuovere le opportune misure,
per assicurare alla lingua e alla cultura italiana il ruolo, la
diffusione, la pratica e il prestigio che loro competono. Questa
attenzione delle istituzioni appare particolarmente necessaria e urgente
nell’attuale momento storico in cui, in nome delle tecno-ideologie e
della speculazione delle élites predatrici dell’economia e della
finanza, viviamo l’epoca del surrealismo economico e commerciale, sotto
il cui predominio si rischia di mandare al macero secoli di storia e di
cultura che hanno reso celebre l’Italia nel Mondo.
L’appuntamento
torinese appare particolarmente opportuno e pertinente, tenuto conto
delle derive in materia linguistica anche da parte delle istituzioni. Ne
citiamo una sola, ma grave ed emblematica, quella che concerne la
decisione del Politecnico di Milano di sostituire l’italiano con
l’inglese quale lingua di laurea a partire dal 2014. Tale decisione,
peraltro discutibile anche sotto il profilo giuridico-costituzionale, ha
dato luogo ad una pronta reazione della Società “Dante Alighieri”, la
quale, però, non deve rimanere da sola a battersi in favore della lingua
e della cultura italiana, ma trovare, in tutti e per tutto, il
necessario seguito con azioni di sostegno, affinché l’italiano non
finisca con l’essere relegato al rango di lingua di vecchi e di folclore
per turisti.
Il Comitato Esecutivo di Allarme Lingua
Gruppo Allarme Lingua
C.P. 1265, I-34121 TRIESTE 3, Italia,
allarmelingua@infinito.it
tel.: 39 335.5415595, fax 39 040.9891039
Coordinatore Nazionale: Gianluigi Ugo
http://www.esperantoitalia.it
L'Esperanto non è un' utopia come non è retorica quando la si descrive come lingua di pace e di fratellanza fra razze, popoli e paesi. (Franco Giannini)
lunedì 14 maggio 2012
martedì 8 maggio 2012
Festa dell'Europa e Inno europeo in esperanto
Domani, 9 maggio e' il “Giorno
europeo o festa dell'Europa”, che coincide anche con il
giorno che segna, de facto, la fine della Seconda guerra
mondiale (http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_europeo).
Gli esperantisti europei della
Europa Esperanto-Unio hanno intrapreso l'iniziativa
denominata “Rekomendo kanti la eŭropan himnon en
Esperanto”, i cui dettagli sono esposti a pagina 102
(allegata) del numero di maggio della rivista Esperanto
dell'Uea. In sostanza, se verra' il Consenso della
Commissione Europea, si potranno raccogliere le firme di
un referendum affinche' la Commissione stessa raccomandi
di cantare l'inno europeo (che oggi puo' essere solo
suonato o, al piu', … mugolato) con le alate parole
composte Umberto Broccatelli, ben noto esperantista e
federalista italiano.
Le parole, la musica ed una
esecuzione solistica dell'inno si trovano qui:
http://www.europo.eu/eo/euhropa-himno.
Allego anche la versione a
quattro voci.
Non occorre attendere il
consenso della Commissione, per cantare l'inno,
naturalmente. Dovrebbe entrare nel repertorio del
maggior numero possibile di cori europei e, certo, in
tutti i cori dei gruppi esperantisti.
E' bellissima la musica di
Beethoven ed e' un merito dell'esperanto e di
Broccatelli che sia cosi' ben accompagnata dalla voce
umana. Non perdiamoci questo piacere.
Ranieri Clerici
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