martedì 31 maggio 2011

Festa della Repubblica multietnica














Ricevo e come tale pubblico, il Comunicato Stampa pervenutomi dalla FEI

a Torino la Festa della Repubblica multietnica:

Giovedi' 2 giugno 2011 il Centro Esperanto di Torino invita la cittadinanza a partecipare alla Festa della Repubblica multietnica, giunta alla seconda edizione. Dopo il successo del 2010, Convergenza delle Culture e Conexion organizzano anche quest'anno una giornata di eventi, cultura e spettacolo. La manifestazione si svolgera' in Piazza della Repubblica (lato Via Milano) dalle ore 10 alle 23. Ulteriori informazioni e programma sono disponibili su: http://esperanto.torino.it oppure http://www.repubblicamultietnica.it/

L'esperanto mon e' una lingua sconosciuta nel capoluogo piemontese: già nel 1902 nella citta' si stampava il 1° numero della rivista "L'Esperantista" con la direzione di Giovanni Germano e la redazione di Albert Gallois. Nel 1913, nasce il gruppo esperantista torinese e pochi anni piu' tardi il gruppo annovera più di 150 membri, tra cui emerse il carisma del dottor Giorgio Canuto, futuro docente universitario di Medicina legale, rettore dell’Università di Parma e presidente dell’UEA, Associazione Universale di Esperanto.

Quest'anno la Federazione Esperantista Italiana, in occasione dei 150 anni dall'Unita' d' Italia, ha deciso di rendere omaggio alla prima capitale dello Stato Italiano, Torino appunto, organizzandovi dal 20 al 26 agosto 2011 il proprio Congresso Nazionale, appuntamento a cui oltre 400 tra delegati e numerosi osservatori stranieri hanno già annunciato la propria adesione.

mercoledì 25 maggio 2011

PASSAPAROLA : LA LINGUA DEI SEGNI SUBITO

Aderisco anche io all'iniziativa, pubblicando i suggerimenti di Aldo Grassini che ci raccomanda:"
Amici,
è un diritto la lingua? Perchè non dovrebbe esserlo per i sordi? Noi
esperantisti dovremmo appoggiare questo appello!
Un saluto
Aldo Grassini"

nonchè del Presidente della FEI :"
Io scrivo per appoggiare, purché loro appoggino noi e la nostra legge sull'esperanto, quando la presenteremo.

Ciao

Renato"

Questo il testo della lettera di richiesta di appoggio a questa battaglia giusta, perchè civile.

Cari amici, colleghi, conoscenti.

Cari tutti.


Siamo dell’ufficio stampa del Comitato “LINGUA DEI SEGNI SUBITO”, un
comitato organizzatore per l'immediato riconoscimento della Lingua dei
Segni Italiana come lingua a livello legislativo.

Vi scriviamo, per una giusta causa, che ci sta molto a cuore. Vi
chiediamo di aiutarci a sostenere il riconoscimento da parte dello
Stato Italiano della Lingua dei Segni Italiana come Lingua a tutti gli
effetti.

Vogliamo l’approvazione immediata alla Camera dei Deputati del Disegno
di Legge n. 4207, recante “ disposizioni per la promozione della piena
partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e
riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana”, rispettando il testo
integrale già approvato dal Senato della Repubblica sulla base dei ddl
37, 831, 948, 1344, 1354, 1391.

Per maggiori approfondimenti potrete consultare l'informativa che vi
alleghiamo e potrete seguirci sul nostro sito ufficiale,
www.lissubito.com.

Se volete darci una mano, il vostro sostegno morale, dateci la vostra
adesione, segnando Favorevole sul link della Legge C.4207 che è:

http://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/20144

Semplicemente chiediamo, il diritto che spetta ad ogni cittadino
italiano, di essere riconosciuto come persona con una propria dignità,
con la propria libera scelta e con la possibilità di essere integrato
nella nostra società.

Scrivere favorevole all' approvazione della Legge C. 4207 significa
semplicemente restituire a noi la possibilità di essere cittadini alla
pari di tutti gli altri, senza discriminazione.

Per raggiungere quest’obiettivo, dal 25 maggio 2011 il Comitato “
Lingua dei Segni subito “ organizza una protesta così strutturata:

Se volete, inoltre, partecipare con noi alla manifestazione nazionale,
ci vediamo a partire dal 25 maggio 2011 a Roma con il seguente
programma:

- 25 maggio 2011 – Inizio comizio dalle 8 alle 20 presso Piazza
dei SS. Apostoli a Roma.
- 26 maggio 2011 – SIT-IN dalle 14 alle 20 presso Piazza
Montecitorio a Roma.
- 27 maggio 2011 – SIT-IN dalle 8 alle 14 presso Piazza Montecitorio a
Roma.

Stiamo facendo tutto questo affinché la LINGUA DEI SEGNI ITALIANA
venga riconosciuta come LINGUA a tutti gli effetti di legge.

Iniziate a farvi sentire anche voi, per favore. Per tutti noi.

Grazie per l’attenzione.

Aderite numerosi e sostenete la nostra battaglia!



Comitato
organizzatore “LINGUA DEI SEGNI SUBITO”

mercoledì 18 maggio 2011

Zamenhof tra i simboli della Polonia



Ricevo e pubblico il comunicato stampa della FEI :

Ludovico Zamenhof, l'ideatore dell'esperanto, rientra nella lista dei 100 simboli della Polonia, sua terra natale. Questo è il giudizio degli autori di "I simboli polacchi", un libro recentemente edito a cura di una commissione di esperti.

Zamenhof, riconosciuto nel 1959 dall'Unesco come “una delle grandi personalità dell'Umanità”, è nato a Bialystok, città polacca allora appartenente all'impero russo, dove maturò l'interesse verso le lingue e la ricerca di uno strumento di intercomprensione tra i popoli tale da superare le barriere tra le etnie. L'Esperanto, presentato per la prima volta nel 1887, nasceva da queste premesse e rappresentava il primo passo verso l'Homaranismo, un progetto di fratellanza universale elaborato nel 1906 da Zamenhof.
Lo studioso polacco, all'avvicinarsi del primo conflitto mondiale, lanciò un ultimo disperato “Appello ai diplomatici”, pubblicato in inglese e in esperanto, invocando il rispetto dei diritti di tutti i cittadini dei singoli stati a prescindere dalla loro etnia, perché “Ogni paese deve appartenere moralmente e materialmente a tutti i suoi abitanti naturali e naturalizzati, qualsiasi sia la loro lingua, religione o supposta provenienza”.


Zamenhof morì il 14 aprile 1917, davanti crollo del suo sogno di fratellanza tra i popoli. I suoi ideali, vivono oggi nell'Esperanto, parlato nel mondo da una comunità di diversi milioni di persone. La lingua, infatti, è sopravvissuta alle persecuzioni naziste ed alle purghe staliniane ed ha maturato in oltre 120 anni di storia una propria cultura e letteratura, di cui hanno preso atto le comunità scientifiche e politiche, e che è alla base di due risoluzioni UNESCO (Montevideo 1954 e Sofia 1985).


La parola adesso passa agli utenti di internet. Per le prossime edizioni del libro, infatti, il comitato dei saggi terrà conto delle preferenze espresse su http://www.kochampolske.eu.

lunedì 9 maggio 2011

Una lingua per un'Europa più unita


Comunicato stampa FEI che ricevo e pubblico

La Federazione Esperantista Italiana partecipa con manifestazioni in tutta Italia alla Festa dell'Europa, che, insieme alla bandiera, all'inno, al motto ("Unita nella diversità") e alla moneta unica (l'euro), identifica l'entità politica dell'Unione Europea. Il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di una “Alta Autorità” per la gestione del carbone e dell'acciaio, primo passo verso una progressiva integrazione. “L'Europa – scriveva Schuman - non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme”.

A 60 anni di distanza il processo di avvicinamento e di cooperazione tra i paesi europei continua, coinvolgendo soprattutto i giovani nella costruzione della nuova Europa. In questi anni, tuttavia, il multilinguismo e' stato spesso accantonato a favore di un sistema trilingue (inglese, francese e spagnolo), svantaggiando sicuramente almeno parte, se non la maggioranza, dei cittadini UE.

Si sono creati, infatti,dei pericolosi precedenti di discriminazione linguistica come gli annunci di lavoro per soli madrelingua inglesi (“English mother tongue”). Una delle possibili soluzioni e' quella dell'adozione dell'esperanto come “comune mezzo di intercomprensione” - come suggerito anche dal premio Nobel 1994 per l'economia Reinhard Selten (Foto). L'esperanto, infatti, non avvantaggia nessuno perche' lingua non etnica viva ed utilizzata nel mondo. Uno strumento di cui tutta l'Europa può beneficiarsi non solo culturalmente ma anche economicamente: François Grin, professore dell’università di Ginevra, ha dimostrato che l'adozione dell'esperanto garantirebbe un consistente risparmio di risorse, calcolabile in 25 miliardi di euro annui.

martedì 3 maggio 2011

MULTILINGUISMO - LINGUAGGIO - POTERE - CONOSCENZA


dal Gruppo Esperantisti Marchigiani ricevo e pubblico:

Questi i temi dell'importante convegno che si svolgerà a Gargnano del Garda il 24 - 25 giugno prossimo, a cura della
Università di Milano, in collaborazione con la Federazione Esperantista Italiana ed altre Università o Enti, come dal
seguente "Programma provvisorio":

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA

OBSERVATOIRE «ECONOMIE LANGUES FORMATION» UNIVERSITE DE GENEVE

FEDERAZIONE ESPERANTISTA ITALIANA

ASSOCIAZIONE EUROLINGUISTICA SUD

INKOJ- AN ACADEMIC JOURNAL ON PLANNED AND ARTIFICIAL LANGUAGES

Multilinguismo. Linguaggio, potere, conoscenza

Palazzo Feltrinelli - Via Castello 3 - 25084 Gargnano del Garda (BRESCIA)

Programma provvisorio

[anche i titoli degli interventi sono ancora provvisori e servono soltanto ad individuare le tematiche su cui interverranno i relatori]

24 giugno 2011 14.30-18.30

h.14.30: Introduzione ai lavori - Prof. Paolo Valore (Dipartimento di Filosofia, Università degli studi di Milano)

Linguaggio e conoscenza

Long-term Effects of Early Bilingualism on Metalinguistic Awareness - Prof. Maria Antonietta Pinto (Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, Università degli studi di Roma “La Sapienza”)

Cognitive Advantages of Bilingualism: Is There a "Bilingual Paradox"? - Prof. Antonella Sorace (School of Philosophy, Psychology and Language Sciences, University of Edinburgh)

Grammatica reale e grammatica potenziale: su un giudizio affrettato di Chomsky - Prof. Renato Corsetti (Facoltà di Psicologia I, Università degli studi di Roma “La Sapienza”)

Diglossia and Variability in Arabic: Theoretical Approaches and Practical Implications - Dott. Manuela Giolfo (Institute of Arab and Islamic Studies, College of Social Sciences and International Studies, University of Exeter)

Separating Semantics from Syntax in Esperanto. A Mental Struggle in the Heart of Europe to Get to Grips with some un-European Features of the Language - Prof. Wim Jansen (Faculteit der Geesteswetenschappen, Universiteit van Amsterdam)

25 giugno 2011 9.30-13.00

Linguaggio e potere

Identities on the Make: The Ideological Uses and Abuses of Grammar - Prof. Mauro Tosco (Dipartimento di Orientalistica, Università degli studi di Torino)

L'importanza della creazione linguistica nella delineazione di un'identità socio-nazionale: da Alexarco di Macedonia all'Isola delle Rose - Prof. Davide Astori (Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale, Università degli studi di Parma)

Tradurre le culture attraverso una cultura. Una riflessione sull’agency poietica linguistica-culturale in Antropologia Dott. Maria Chiara Miduri (Dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche e Storico Territoriali, Università degli studi di Torino)

Development of Languages in the Philosophical-Scientific Discourse. An attempt of Research in Lithuania Prof. Daiva Aliukaite, Prof. Egle Rudzkyte (Kauno Humanitarinis Fakultetas, Vilniaus Universitetas)

Junior session

Bilinguismo e disturbo specifico del linguaggio. Perché confrontare realtà così diverse? (Mauro Viganò)

Sapir-Whorf e l'etica nel linguaggio (Leonardo Caffaro)

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Direzione scientifica: Paolo Valore (Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Milano)

Comitato scientifico: Davide Astori (Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale, Università degli Studi di Parma); Renato Corsetti (Università degli Studi di Roma “La Sapienza” & Presidente della FEI) ; Gabriele Iannaccaro (Dipartimento di Scienze umane per la comunicazione, Università degli Studi di Milano Bicocca); Michele Gazzola (ETI. École de traduction et d’interprétation, Université de Genève) ; Fabrizio Pennacchietti (Dipartimento di Orientalistica, Università degli Studi di Torino); Renato Pettoello (Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Milano)

Comitato organizzativo: Ettore Brocca, Gianmarco Brunialti Masera, Leonardo Caffo, Nadia Moro, Mauro Viganò