giovedì 11 novembre 2010

TV Centro Marche e Radio Margherita

Dai Prof. Aldo Grassini e Renato Corsetti ricevo e pubblico:

Carissimi,
il nuovo spot sull'esperanto viene trasmesso, a partire da oggi e fino al 22 novembre, da TV Centro Marche tre volte al giorno (in orari diversi tra mezzogiorno e mezzanotte) e solo in forma sonora da Radio Margherita alle 8,15, alle 10,15 e alle 15,15 nello stesso perido.
Continuano le trasmissioni televisive di E'TV dopo i telegiornali delle 19,20, delle 20,20 e delle 6,45 (fino al 18 novembre).
Cari saluti
Aldo


Spero vi piaccia !!!!

domenica 7 novembre 2010

L'Italia deve sostenere di piu' la propria lingua


comunicato stampa della FEI


La Federazione Esperantista Italiana invita le autorità competenti a prendere maggiormente a cuore le sorti dell'insegnamento della lingua italiana all'estero.
Il confronto con gli altri paesi dell'Unione Europea è inevitabile: il British Council gode di un finanziamento pubblico da 220 milioni di euro, il Goethe Institut e lo spagnolo Cervantes hanno a disposizione rispettivamente 218 e 90 milioni. I fondi a disposizione del portoghese Camoes (13 milioni) e dell'Alliance Française (10,6 milioni) sono più contenuti ma decisamente superiori a quelli destinati alla nostra "Società Dante Alighieri".
Come già denunciato da Repubblica, dal 2011 l'ente che promuove la cultura italiana nel mondo dovrà provvedere ad ogni sua funzione con 600 mila euro.
Non mancano, inoltre, altri segnali allarmanti: poche settimane fa, Andreas Wieland, direttore di "Graubünden Ferien" ha affermato che nelle scuole dell'obbligo della parte germanofona del cantone dei Grigioni l'insegnamento dell'italiano e del romancio va abbandonato a favore dell'inglese.
Le due lingue non sarebbero altro che mero folclore e quindi irrilevanti nel mondo economico e professionale.
La congiuntura economico-finanziaria non è positiva, ma bisogna trovare le risorse - economiche, politiche e morali - per tutelare la lingua italiana.
La questione del brevetto europeo è soltanto uno dei tanti esempi: l'elezione quale lingua procedurale del solo inglese o anche del francese e del tedesco equivale a danneggiare non solo le aziende ma l'intero sistema-paese.
Il caso, nello specifico, evidenzia la necessità di una lingua franca, all'interno dell'Unione Europea, tale da non svantaggiare nessuno stato e nessun cittadino.
Un problema che non va evitato e che ha un'unica soluzione: l'esperanto.