mercoledì 30 settembre 2009

Il forum della IEJ



da Massimo Ripani ricevo e pubblico

Gli esperantisti italiani hanno un nuovo forum! Dopo qualche mese di interruzione del servizio, legata alla generale riorganizzazione delle pagine in rete di www.esperanto.it e dei relativi sottodomini, la Gioventu' Esperantista Italiana ha finalmente approntato un nuovo forum, facile ed agevole da usare. Sfortunatamente, non e' stato possibile salvare gli account registrati prima dell' interruzione; invitiamo quindi tutti i... diskutemuloj a visitare il nuovo forum ed iscriversi nuovamente. Sono accettate discussioni su qualsiasi argomento, in italiano o in esperanto. Il forum e' moderato dalla IEJ, ma vuole fungere da punto di riferimento per l' intero movimento esperantista italiano: tutti i punti di vista sono piu' che benvenuti! Ah, dimenticavo!
Ecco l'indirizzo del forum, facilissimo da ricordare: http://forum.esperanto.it
Massimo Ripani

lunedì 28 settembre 2009

L'Università della Pace


Dal Prof. Aldo Grassini ricevo e pubblico:


Carissimi,
ieri l'altro, presso il notaio Sabbatini di Ancona è stata fondata l'associazione denominata "Università della Pace". Io ho rappresentato la FEI che così figura tra i soci fondatori insieme ad una trentina di enti ed associazioni tra cui la Regione Marche, alcuni Comuni marchigiani, l'Università Politecnica delle Marche, l'Università degli Studi di Macerata e quella di Urbino, oltre ad un discreto numero di associazioni impegnate nel volontariato laiche e cattoliche, scuole di pace ecc. Non ci sono partiti politici ed organizzazioni sindacali. E' stato nominato un Direttivo provvisorio che resterà in carica fino al 31 dicembre con il compito di convocare l'Assemblea generale per l'elezione regolare. Per il momento è costituito dal Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, dai Sindaci di Ascoli Piceno e di Macerata, dal Rettore dell'Università Politecnica delle Marche e da un rappresentante dell'ONG Centro Volontari per il Mondo (al quale lo scorso anno abbiamo assegnato il Premio "Zamenhof").
Lo scopo dell'associazione è di promuovere l'educazione alla pace mediante corsi di interculturalità e sui diritti umani, interventi nelle scuole, conferenze e dibattiti pubblici ecc.
Io credo che figurare ufficialmente e pubblicamente in questa buona compagnia non potrà che giovare al nostro prestigio ed alla nostra credibilità. Ma io spero che potremo anche inserirci attivamente in qualche manifestazione che potremmo concorrere a promuovere. Lo scopo è sempre lo stesso: caratterizzarci come un'associazione culturale fortemente impegnata nella promozione di alti valori umani.
Un caro saluto
Aldo


A cui fanno seguito alcuni utili suggerimenti di un altro esperantista: Prof. Mauro La Torre giuntimi p.c. attraverso la posta elettronica degli Esperantisti Marchigiani


Questa partecipazione della FEI all'iniziativa dell'Università della pace,con le finalità che descrivi, mi sembra molto opportuna ed attuale e speroche si sviluppi concretamente, soprattutto attenzione con sbocchi nellescuole.Faccio 3 proposte al riguardo:1) Nell'ambito di questa nuova istituzione la FEI può progettare e offrireinterventi e seminari sui temi dei diritti linguistico- culturali in unaprospettiva di educazione realmente interculturale (personalmente sonopronto a collaborare in questa direzione).2) A Kioto (Giappone) ho visitato un'istituzione che esattamente lo stessonome e gli stessi scopi. Perché non contattarli per un possibile"gemellaggio" di collaborazione? Gli esperantisti giapponesi possono fareda tramite (ev. posso fornire un contatto qualificato) .3) Quello che è avvenuto nelle Marche si può ripetere in altre regionidove possono trovarsi strutture simili.

Qualcuno ne sa qualcosa?

cordialmente,

mauro la torre

giovedì 10 settembre 2009

Chi è Lazzaro Ludovico Zamenhof


Dall' Ufficio stampa Esperanto Italia

Chi è Lazzaro Ludovico Zamenhof? E perché se ne è parlato a Bialystok ed a Cassino. Due mila persone di 63 Paesi hanno onorato quest'estate a Bialystok (piccola città della Polonia orientale) la nascita di Lazzaro Ludvico Zamenhof, avvenuta 150 anni fa in quella città. Anche in Italia L.L.Zamenhof è stato ricordato al Congresso Italiano di Esperanto a Cassino conclusosi il 4 settembre. Chi è e perché tanti uomini lo hanno ricordato? Moltissime persone non conoscono questo nome e non sanno che l'Unesco lo ha proclamato una delle grandi personalità del mondo e che più di mille monumenti gli sono stati dedicati in tutti i continenti. Si tratta di un dottore polacco, che lanciò la lingua internazionale esperanto, il cui lessico viene da alcuni gruppi linguistici (latino, germanico e slavo) e la cui grammatica consiste di 16 regole senza eccezioni. Per la sua neutralità la lingua internazionale di Zamenhof non favorisce alcuna lingua etnica, ma al contrario difende l'uguaglianza di tutte le lingue e di tutte le culture, non si contrappone all'inglese ma propone uno strumento nuovo e sovranazionale per la comunicazione mondiale. L'originalità dell'esperanto è nel fatto che si è diffuso in tutto il mondo ed è diventato la lingua di una comunità internazionale già grande e diffusa in un centinaio di Paesi, che comunica in spirito di tolleranza e di amicizia. Zamenhof, conosciuto anche come pioniere del dialogo interreligioso, non immaginava che l'esperanto dopo di lui avrebbe acquistato le vesti di una lingua letteraria indipendente, che in esso sarebbero stati pubblicati diverse decine di migliaia di libri, incluse traduzioni di scrittori classici (come Shakespeare, Dante e Cervantes) e di autori moderni (come Gunther Grass e Marquez). Fenomeno unico nel quadro dei congressi internazionali i due mila partecipanti nel Congresso di Bialystok si sono capiti solo in esperanto, senza bisogno dei soliti traduttori ed interpreti. In questa lingua sono state anche tenute corsi universitari estivi e spettacoli teatrali. Questo 94° congresso della Associazione Esperantista Mondiale si è svolto nel quadro dell'Anno Internazionale della Riconciliazione proclamo dalle Nazioni Unite. In Italia lo stesso tema è stato trattato nel Congresso Italiano di Esperanto a Cassino, chiusosi agli inizi di settembre. Questo congresso nella città martire della seconda guerra mondiale ha messo in rilievo l'aspetto pacifista della proposta dei fautori dell'esperanto. Erano presenti italiani e stranieri ed anche qui tutti i lavori si sono svolti in esperanto.